Millennial dalla pancia gonfia
Dispepsia funzionale: un gonfiore inspiegabile, invisibile, ma parecchio fastidioso
Oggi parliamo di millennials con gonfiore addominale alto, pancia inspiegabilmente gonfia, oppressione, fastidio, gas gorgoglianti e super imbarazzanti
È il caso di Alessandra, classe ’92, che scrolla TikTok e non si capacita di quel che vede: i reel le raccontano che la sua generazione1 si mantiene meglio delle precedenti. E non solo delle precedenti, ma pure delle successive.
“Ma meglio dove?” si chiede lei. La millennial Alessandra si guarda nella telecamera dell’iPhone, scandaglia le foto nella memoria, quelle in cui è stata taggata dalla zia Olivia, e passa in rassegna gli scatti orripilanti che le fa il suo compagno. Fatta una stima di ciò che vede (o meglio: di COME si percepisce), se ne sente 113.
Altro che “giovine”…
Si sente sempre piena. Troppo piena. Fa fatica a digerire, sta male, le è perfino passata la voglia di uscire. Eppure mangia bene, mangia poco, e i suoi esami dicono che è tutto okay…
Arriva da me, in farmacia, mandata da un’amica. Con lei, Alessandra si lamenta della pancia sempre gonfia. In realtà, la sua pancia non sempre particolarmente pronunciata, ma Alessandra riferisce di sentirsi molto gonfia, con un senso di oppressione sullo stomaco continuo. Dice che quasi non ha più voglia di mangiare dato che appena mangia qualcosa di sente subito piena e che è davvero stufa di questa situazione. “Esaurita proprio”. L’amica le risponde che è una fissata e che la colpa è di questo mondo di m@rda che non fa che renderci tutti quanti troppo esigenti.
Alessandra insiste. “No, vabbè, ma dai… non capisci che fastidio sentirsi questo peso sullo stomaco”.
Finché, all’ennesimo “No, davvero, io stasera non esco”, l’amica è stufa di non riuscire a vederla nemmeno in quelle poche pochissime occasioni in cui entrambe potrebbero e allora - invece di mandarla altrove - la spedisce in farmacia.
“In farmacia? A fare che? Se pensi che vada a comprare un altro integra…”
“No, nessun integratore. Solo un appuntamento con Fratto, il farmacista Gut-Brain Coach di cui ti parlavo».
“Il chi?”
“Gut-brain-coach. Tu vacci e poi dimmi!”
Ecco il caso.
Alessandra lamenta un fastidioso e persistente senso di gonfiore e sazietà che la affligge ormai da mesi.
“Dottore, non può capire” mi dice, spiegandomi che i sintomi vanno avanti da mesi e sono così fastidiosi da rinunciare a momenti sociali con amici e familiari.
Quindi io, proprio per provare a capire, le chiedo di descrivermi i sintomi.
I SINTOMI DELLA DISPEPSIA FUNZIONALE
Un fastidio insopportabile nella parte superiore dello stomaco, proprio sotto lo sterno, accompagnato da un senso di oppressione e pressione, soprattutto dopo mangiato.
Anche quando mangia poco, sente una pienezza esagerata e dolorosa, come se si fosse strafogata, tanto che a volte le viene la nausea (ma di rado vomita);
Se poi mangia un po’ di più o qualcosa di anche solo vagamente pesante, i sintomi peggiorano;
Questo disagio è spesso associato a suoni gorgoglianti di gas che si muove nell'addome, anche se dall’esame clinico non ne risultano.
Alessandra ha già chiesto aiuto al medico di base che le ha fatto fare una serie di analisi per escludere la presenza di ulcera o altri segni di malattie organiche correlate ai suoi sintomi. Non solo: sempre su indicazione del dottore, ha anche preso un farmaco che aiuti lo stomaco a svuotarsi più velocemente. Peccato che tale farmaco non sempre risulti efficace.
Una grande differenza tra DF e la maggior parte degli altri tipi di gonfiore che hanno origine nello stomaco è che ci si sente molto peggio di quanto sembri all'esterno. Come accade ad Alessandra che giura di sentirsi super gonfia ma l’amica la vede uguale a come l’ha sempre vista. E quindi le dà della fissata.
“Cosa mi succede? Perché sto così male? Cosa può essere?”
Nell’ascoltare cosa sente, davanti al quadro clinico e soprattutto alla persona che me lo presenta, penso al “quarto cavaliere dell’apocalisse del gonfiore addominale alto2…”.
Potrebbe essere dispepsia funzionale…
Se l’addome è gonfio nella parte alta
Se anche dopo aver mangiato poco ci si sente super sazi e “sotto pressione”
Se i nervi e i muscoli dello stomaco NON funzionano come dovrebbero
Se NON ci sono segni di malattie strutturali
Se NON ci sono infiammazioni
Se NON c’è acido in eccesso
Se il gonfiore risponde poco o per nulla agli antiacidi
Se il gonfiore non migliora dopo aver fatto la cacca
… Allora potrebbe trattarsi di dispepsia funzionale.
Qual è la causa della dispepsia funzionale?
“Okay, ma in pratica,” mi chiede Alessandra “di chi è la colpa?”
Come sempre quando parliamo della nostra magnifica e super complicata Azienda “Corpo-Cervello”, non c’è mai una e una sola causa, ed ecco quindi che anche per la dispepsia funzionale le ragioni possono essere diverse, quasi sempre concomitanti. Vediamone alcune:
lo stomaco non riesce ad allungarsi come dovrebbe e quindi fatica ad adattarsi al volume del cibo ingerito;
lo stomaco non si rilassa abbastanza mentre il cibo scende, il che procura disagio e una sensazione di iper sazietà anche mangiando pochissimo;
il flusso di cibo si interrompe in vece di muoversi in modo costante;
la sensibilità personale nei confronti dei gas (ma anche dei cibi speziati o particolarmente pesanti) è un po’ più alta della media.
COME SI CURA LA DISPEPSIA FUNZIONALE?
Agendo su più fronti, a partire dallo stile di vita.
Per ottimizzare la terapia proposta dal medico, ho consigliato ad Alessandra di modificare alcune abitudini alimentari per ridurre lo stiramento dello stomaco e migliorare la gestione dei sintomi:
Pasti piccoli e frequenti per evitare l'eccessiva distensione dello stomaco. Meglio consumare porzioni più piccole ogni tre o quattro ore anziché tre pasti principali al giorno. Mangiare pasti piccoli, morbidi e a basso contenuto di grassi può ridurre significativamente la gravità del gonfiore e del dolore. È importante evitare gli spuntini notturni dopo cena, poiché l'eccesso di cibo di notte può peggiorare il gonfiore. Una strategia efficace in caso di sensazione di fame può essere sorseggiare liquidi nutrienti per l'idratazione tra i pasti, come bevande arricchite con proteine o aminoacidi essenziali.
Cibi a bassa fibra e consistenza morbida per facilitare la digestione e diminuire l’irritabilità dello stomaco. Preferire quindi cibi come banane, yogurt, zuppe di verdure, risotti cremosi con ingredienti leggeri (zucca, zucchine, funghi…), purè di patate, polenta o omelette. Le pance con dispepsia funzionale preferiscono consistenze morbide, lisce, cremose, pastose e puree.
Idratazione adeguata. Limitare i liquidi a tavola per non sovraccaricare lo stomaco. È meglio sorseggiare lentamente l'acqua tra un pasto e l'altro, magari con una cannuccia per non ingerire troppa aria. Evitare di bere liquidi ai pasti per prevenire un'eccessiva pienezza nella parte superiore dello stomaco. Smettere di bere quindici minuti prima di un pasto e aspettare almeno un'ora dopo aver mangiato prima di bere liquidi per l'idratazione. Prestare attenzione a come ci si sente dopo aver bevuto caffè, poiché può aggravare i sintomi.
Simeticone prima del pasto per aiutare a rompere le bolle di gas nello stomaco, riducendo la sensazione di gonfiore e pressione.
Un po’ di attività fisica tutti i giorni per stimolare il movimento intestinale e ridurre la sensazione di pienezza. L'esercizio fisico regolare può aiutare a migliorare la motilità intestinale e ridurre i sintomi della dispepsia funzionale.
Un po’ di relax. Yoga e tecniche di rilassamento per sciogliere l’eccesso di stress. Il rilassamento è fondamentale per gestire lo stress, che può esacerbare i sintomi della dispepsia funzionale. Pratiche come la meditazione, il rilassamento muscolare progressivo e la respirazione profonda possono essere molto utili.
Evita gli irritanti per lo stomaco. Poiché parte del disagio e del dolore della dispepsia funzionale è causato da nervi ipersensibili, qualsiasi cosa tu metta nello stomaco che stimoli o irrita quelle terminazioni nervose può peggiorare i sintomi. Gli irritanti più comuni includono alcol (tutti i tipi) e cibi piccanti, che sono meglio evitati. Anche l'uso regolare di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'aspirina, l'ibuprofene e il naprossene, può essere problematico, poiché interferiscono con la capacità dello stomaco di mantenere il rivestimento interno protettivo.
Dopo alcuni mesi di questo approccio integrato, Alessandra ha riferito un significativo miglioramento dei sintomi. Alessandra continua a seguire queste raccomandazioni, trovando un equilibrio che le consente di gestire meglio la sua condizione e vivere una vita più confortevole e appagante.
Con la dispepsia funzionale concludiamo il primo ciclo sui “Cinque Cavalieri del Gonfiore Addome Alto”. Nelle prossime settimane, affronteremo in dettaglio i gonfiori della parte inferiore dell’addome.
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Tanto per dirne una, il video "Why Don't Millennials Age?" ha più di 19 milioni di visualizzazioni.