Come combattere la stitichezza con i farmaci e senza i farmaci
Oggi parliamo ancora di stipsi, costipazione, stitichezza e cacche dure per capire quali possono essere i rimedi migliori
Convivi con la stitichezza? La costipazione è sempre con te? Fai fatica ad andare in bagno? Non ci vai per giorni e poi, di colpo, corri? Fare la cacca è un incubo? I lassativi ti aiutano, ma non risolvono? Ecco una carrellata di rimedi1 contro la cacca timida!
Distinguiamo innanzitutto due macro-aree di costipazione:
STITICHEZZA OCCASIONALE
STIPSI CRONICA.
Per la prima, può essere sufficiente un po’ di movimento in più, un auto-massaggio alla pancia, e un po’ più di acqua. Quando però la stipsi persiste, puoi optare per un aiuto extra, optando per un rimedio a valle, oppure per uno a monte.
I RIMEDI “A VALLE” CONTRO LA STIPSI
RIMEDI MECCANICI per aiutare la fisica e appunto la “meccanica”
Tra le pratiche più semplici, puoi provare a cambiare posizione. A volte, per facilitare il transito, basta che tu tenga i piedi un po’ più in alto, appoggiandoli su uno sgabellino.
Agendo dall’interno, puoi ammorbidire le feci (letteralmente UNGERLE) per aiutare la tua cacca super muscolosa a scivolare meglio.
AMMORBIDENTI E LUBRIFICANTI
Olio di oliva e olio di semi di lino: Questi oli vegetali agiscono come lubrificanti naturali, aiutando a mantenere le feci morbide e facilitando il transito intestinale. Sono particolarmente indicati per un approccio naturale e delicato alla stitichezza.
Semi di lino macinati: Un'altra soluzione naturale efficace, i semi di lino sono ricchi di fibre solubili che aiutano a migliorare la motilità intestinale e a mantenere le feci morbide. Possono essere facilmente integrati nella dieta quotidiana.
Olio di vaselina: È un lubrificante efficace, ma va utilizzato con moderazione e per brevi periodi. L'uso a lungo termine può interferire con l'assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K).
I lubrificanti aiutano perché supportano il colon nel mantenere le feci morbide, agevolando il loro transito verso l'uscita. La principale funzione del colon è assorbire l’acqua dal tubo digerente e riciclarla nel corpo. Quando il colon non collabora, le feci si seccano e liberartene può diventare una vera impresa (vedi "Fuga da Alcaccatraz").
CLISTERI, MICROCLISMI E SUPPOSTE DI GLICERINA
I clisteri sono utili in caso di inerzia del colon o dissinergia del pavimento pelvico. Agiscono localmente e rapidamente, introducendo una soluzione liquida nell'ultimo tratto dell'intestino per stimolare l'evacuazione. Tuttavia, l’uso frequente deve essere evitato per non interferire con la normale funzionalità del colon.
I microclismi a base di glicerina o malva rappresentano una soluzione più delicata. La glicerina stimola il retto e facilita il transito, mentre la malva ha proprietà emollienti e idratanti che aiutano un'evacuazione più morbida senza irritare le mucose. Entrambi agiscono velocemente e sono particolarmente utili per alleviare la stitichezza occasionale.
Le supposte di glicerina, anch'esse molto efficaci e rapide, funzionano con un meccanismo simile ai microclismi: stimolano la mucosa del retto, facilitando l'espulsione delle feci. Tuttavia, l'uso eccessivo delle supposte potrebbe causare irritazione della pelle intorno all'ano e, in rari casi, potrebbe ridurre la capacità del colon di liberarsi autonomamente, inducendo una sorta di "dipendenza" dallo stimolo esterno."
E L’IDROCOLONTERAPIA?
L'idrocolonterapia è una tecnica che consiste nel lavaggio del colon tramite grandi quantità di acqua introdotte per via rettale. Sebbene venga promossa in alcuni centri come rimedio contro la stitichezza o per disintossicare l'organismo, la maggior parte dei medici gastroenterologi in Italia la sconsiglia. Essendo una pratica invasiva, può comportare rischi come squilibri elettrolitici, traumi alla mucosa intestinale e alterazioni della flora intestinale. Il lavaggio intensivo del colon può infatti sconvolgere l'equilibrio del microbiota, influendo sulla salute intestinale a lungo termine. Personalmente, prima di ricorrere all'idrocolonterapia, specie se fatta con uso cronico, è sempre meglio consultare un medico per valutare altre soluzioni meno invasive.
RIMEDI “CHIMICI”
Se la fisica non ti aiuta, puoi provare con la chimica, non solo e non necessariamente sintetica. Cioè anche ricorrere ai lassativi.
LASSATIVI
Tra quelli da banco, che trovi in farmacia, In base a come funzionano, puoi scegliere:
Lassativi osmotici
Lassativi stimolanti
I lassativi osmotici, come il macrogol, funzionano come delle spugne: assorbono acqua nell'intestino, ammorbidendo le feci e facilitandone l'eliminazione. Immagina di aggiungere dell'acqua a una pallina di argilla secca: diventa più morbida e scivola via più facilmente.
Tempi: da otto a dodici ore dopo l’assunzione.
Possibili effetti collaterali: potresti dover correre, sul serio, e più volte. Questo perché ognuno di noi ha una “sua” dose specifica e non è facile azzeccarla al primo colpo.
Anche il magnesio è spesso utilizzato come lassativo, ma è importante scegliere la forma e la dose giusta.
Magnesio citrato e cloruro di magnesio: Queste forme sono comunemente usate per trattare la stitichezza, grazie alla loro azione lassativa più pronunciata, poiché richiamano una maggiore quantità di acqua nell'intestino, ma sono anche le meno tollerate per un intestino delicato.
Magnesio ossido e idrossido di magnesio: hanno un'azione lassativa più blanda rispetto al citrato e al cloruro, ma sono comunque efficaci. Sono spesso utilizzate per la stitichezza occasionale.
Sopra i 350-400 milligrammi, il magnesio può essere così una spinta in più per aiutare la motilità del tuo intestino.
I lassativi stimolanti (o purganti), come il bisacodile e la senna, agiscono direttamente sulla mucosa intestinale, stimolando le contrazioni muscolari del colon. Questo aumenta la motilità intestinale e facilita l'evacuazione delle feci, ma può anche provocare crampi addominali più intensi rispetto ad altre tipologie di lassativi.
I lassativi stimolanti hanno un effetto rapido, solitamente entro poche ore dall'assunzione, e sono indicati per l'uso occasionale, soprattutto in situazioni di stitichezza acuta.
Tuttavia, è fondamentale evitare un uso cronico o prolungato di questi prodotti, poiché possono causare danni alla mucosa intestinale, dipendenza e riduzione della capacità del colon di funzionare autonomamente. In casi di abuso, si può verificare una condizione nota come 'colon atonico', in cui l'intestino perde la sua capacità naturale di contrarsi senza stimoli esterni.
INTEGRATORI DI FIBRE
buccia di psilio;
policarbofili di calcio;
metilcelullosa;
destrina di grano;
gomma di guar.
Li puoi trovare in forma di pillole o di polvere aromatizzata (attenzione allo zucchero) se la tua alimentazione non è abbastanza ricca di fibra (ne parlo dopo).
Se il tuo colon è pigro, le fibre possono aiutarti a rendere le tue feci più facili da espellere. Sono infatti come delle piccole spazzoline che puliscono delicatamente le pareti intestinali e stimolano la peristalsi, ovvero le contrazioni muscolari che spingono le feci verso l'esterno. Inoltre, le fibre assorbono acqua, rendendo le feci più voluminose e morbide. Tuttavia, è essenziale aumentare l'assunzione di fibre in modo graduale e assicurarti di bere abbastanza acqua, altrimenti rischi di peggiorare il gonfiore e il senso di pesantezza.
Se la tua stitichezza è dovuta a problemi del pavimento pelvico, la fibra potrebbe non essere d'aiuto e, in certi casi, potrebbe persino peggiorare i sintomi. In questi casi, una valutazione specifica è fondamentale.
I RIMEDI “A MONTE” CONTRO LA STIPSI
Se la stitichezza è cronica, conviene ripensare alla tua vita, per intero, seguendo la Scala del benessere:
1. Sonno;
2. Alimentazione;
3. Movimento;
4. Respiro.
Per oggi, concentriamoci sul secondo gradino: il cibo.
Contro la stipsi, evita mille spuntini e fai, invece, pasti più consistenti. Questo perché il colon viene stimolato da un segnale nervoso chiamato riflesso gastrocolico (GCR). Immagina una notifica che dice al colon che sta arrivando un bel po’ di cibo e che quindi lo spinge a liberare spazio, spingendo in giù la cacca.
Mangia cibi ingombranti e voluminosi, come insalate, zuppe, e alimenti ricchi di liquidi.
Aumenta pian piano le fibre, imparando prima a conoscerle.
…DICESI FIBRA un carboidrato di origine vegetale che tu, in quanto essere umano, non puoi distruggere (perché non ne hai gli enzimi) e che quindi rimane nell’intestino finché non la espelli.
Una dieta ricca di fibre è fondamentale per combattere la stitichezza, ma è importante aumentare l'assunzione di fibre gradualmente, per evitare gonfiore e gas. Nella dieta mediterranea, troviamo molti alimenti ricchi di fibre che favoriscono la salute intestinale, come legumi (lenticchie, ceci, fagioli), verdure a foglia verde (spinaci, bietole, cavolo), frutta (mele, pere, kiwi), cereali integrali (farro, orzo, avena) e semi (semi di lino, semi di chia). Mangiare alimenti ricchi di liquidi, come zuppe e insalate, aiuta anche a mantenere le feci morbide e a facilitare il transito intestinale.
Quante fibre nella tua dieta?
Dipende da chi sei2, come sempre. Si raccomanda un apporto di circa 25-30 grammi di fibre al giorno per gli adulti. Le donne dovrebbero puntare a circa 25 grammi, mentre per gli uomini l'apporto consigliato è tra 30 e 38 grammi, a seconda del livello di attività fisica.
Caffè
Chiudiamo la parentesi sulla dieta con il protagonista delle colazioni italiane: il caffè.
Contiene acido clorogenico che può stimolare la motilità del colon e aiutare l’orologio biologico3 facendo in modo che il tuo intestino abbia voglia di svuotarsi prima delle dieci del mattino, per effetto della sveglia ricevuta dal cortisolo. Tuttavia, l'effetto del caffè sul transito intestinale varia da persona a persona: alcune persone lo trovano particolarmente efficace al mattino, mentre altre non notano cambiamenti significativi. È importante fare attenzione a non esagerare con il consumo di caffè, poiché può irritare lo stomaco o causare disidratazione in dosi eccessive.
Occhio anche al LATTE DI SOIA: se lo leggi per quel che è (= spremuta di fagioli), dovresti immaginare che può essere fonte di gonfiore e di gas intestinale… In quel caso, potresti considerare altre alternative vegetali come il latte di mandorla o di avena, che risultano generalmente più digeribili.
Qualunque sia il tipo di rimedio che scegli, ricordati che è di quello che dovrebbe trattarsi: un rimedio, appunto, non un’abitudine, né una routine, e questo perché il tuo corpo (come il mio e buona parte degli altri esseri viventi del pianeta) è programmato per essere pigro e ci mette un attimo ad assuefarsi…. Nel prossimo post vedremo perché.
Leggi il post sulla stipsi: