Lunedì dieta ma l'Ozempic è troppo caro...
Le trappole dei fuffa guru venditori di bava di serpente e OATzempic come Elon Musk ma senza il budget di Elon Musk
Anche quest’anno è passata la befana e si è portata via tutte le feste e i cenoni, dando inizio al nuovo anno e con esso, chiaramente, tutta una sfilza di buoni propositi, tra cui chiaramente pure quello di perdere quei maledettissimi chili di troppo raccolti nelle ultime settimane/mesi/decenni di bagordi.
Okay, allora da lunedì dieta!
In fondo, anche Mister Musk-io-Bianco è dimagrito grazie a Ozempic che però costa un rene, il che potrebbe essere un’iperbole oppure no… Lo sappiamo perché ce lo ha raccontato lui, il 26 dicembre scorso, sul profilo del SUO social, scatenando subito uno tsunami di polemiche.
Okay, tecnicamente Mister Muskio-Bianco non prende Ozempic, ma si spara Mounjaro, come lui stesso ha confidato, che a parer suo gli procura “un po’ meno ruttini” e sembra avere gli stessi effetti dimagranti, sulla base del medesimo principio: il Glucagone sintetico di cui – per chi se lo fosse perso – abbiamo parlato qui1.
RIASSUNTINO VELOCE-VELOCE SU OZEMPIC ET SIMILIA
Ozempic, Mounjaro, Saxenda sono i nomi commerciali di farmaci che contengono SEMAGLUTIDE2, un analogo sintetico di una roba che produce il corpo umano, cioè il GLP-1.
Questi farmaci e i loro omologhi sono stati prodotti per curare il diabete di tipo 2 MA sono diventati molto (troppo) famosi perché a un certo punto, le star hanno iniziato a usarli per perdere ciccia.
Nel breve sembrano funzionare, MA:
non se ne conoscono ancora gli effetti a medio e lungo termine;
costano una fucilata, per cui sono effettivamente disponibili solo per i super ricchi del pianeta, gente alla Muskio-Bianco che quando si annoia compra un social media…
Ciò detto e considerato, siccome di Muski-Bianchi ce ne sono pochi (anche troppi, in verità), se il resto del globo vuole dimagrire in fretta come ha fatto lui e come fanno gli altri Paperoni, tocca trovare un’alternativa low cost. In pratica, un “dupe3”, come per i profumi, i trucchi, la beauty-routine.
E infatti “la soluzione miracolosah!!!” è arrivata, ovviamente dai social che hanno cominciato a sparaflasharci una serie di “dupe”, più o meno testati, più o meno “naturali”…
Tra le ultime, quelle appunto “naturali4”, sembra stia spopolando OATZEMPIC, la versione avenosa del suddetto farmaco, di cui per fortuna ci parla anche Gabriele Bernardini, biologo che scrive di alimentazione sensata.
“Dovete seriamente dimagrire, ma non vi potete permettere la spesa legata ai nuovi farmaci per combattere l’obesità, come l’Ozempic? Niente paura siore e siori, oggi c’è l’Oatzempic, una dieta a base di brodaglia di avena, che promette risultati sfavillanti.
È miracolosa, è scintillante, perderete un sacco di chili con questa dieta.
Dice: è l’avena che permetterà tutto questo? la magica avena con le sue magiche fibre e le sue magiche potenzialità anti-tutto?”
Cos’è OATZEMPIC e come funziona?
In sintesi, è brodaglia, una pappetta di avena e acqua che dicono funzioni per via di un tipo di fibra chiamata Beta-Glucano, presente nell’avena e nell’orzo. Al di là delle scempiaggini acchiappa-clic diffuse dai fuffa-guru e dalle social star, questo tipo di fibra ha un suo fondamento scientifico che si basa sul fatto che il suddetto Beta-Glucano possa effettivamente ridurre il peso corporeo e l’obesità, come dimostrato da uno studio uscito su The Journal of Nutrition5.
Lo studio sul Beta-Glucano
La ricerca è stata guidata da Frank Duca, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Animali e Biomediche Comparate dell'Università dell'Arizona nel College of Agriculture, Life and Environmental Sciences. Il professor Duca sapeva che le fibre sono importanti e benefiche, ma voleva capire quali fossero più utili “per la perdita di peso e per migliorare l'omeostasi del glucosio”.
Per scoprire quali fibre preferire, ha studiato l'impatto di 5 fibre diverse sul microbiota intestinale:
pectina
beta-glucano
destrina di grano
amido
cellulosa.
Solo il Beta-Glucano ha portato a una riduzione del peso e del grasso corporeo, oltre a migliorare l'omeostasi del glucosio.
Il Beta-Glucano è una fibra che si trova in molti alimenti, tra cui l'avena, l'orzo, i funghi e i lieviti, e - almeno si spera – gli studi futuri cercheranno di capire come le diverse fonti di beta-glucano possano differire nella loro efficacia. Per ora sappiamo che, tra le 5 fibre studiate dal professor Duca, il Beta-Glucano è l’unica che ha funzionato per la perdita di peso, perché capace di produrre cambiamenti nei metaboliti, in particolare su un tipo specifico di metabolita, chiamato butirrato.
Metaboliti? I metaboliti sono molecole prodotte dai batteri intestinali che interagiscono con le fibre. Tra questi, il butirrato:
è una fonte di carburante fondamentale per le cellule del colon;
rinforza la barriera intestinale che a sua volta aiuta a ridurre l'infiammazione sistemica;
induce anche il rilascio di peptidi intestinali, o messaggeri che regolano le funzioni dell'intestino, come il glucagon-like peptide-1 (GLP-1), cioè lo stesso agente sintetizzato nei farmaci tipo Ozempic, Saxenda, Munjaro e simili.
GLUCAGONI UMANI, NATURALI E SINTETICI: PUNTI DI CONTATTO E DIFFERENZE
Tutti e tre stimolano l’insulina e quindi aiutano a sentirci sazi.
Quelli umani e naturali (prodotti dal metabolita butirrato, processato dal microbiota che mangia il Beta-glucano dall’avena, dall’orzo, eccetera) si degradano più in fretta rispetto alla variante sintetica.
Il semaglutide di sintesi dura di più, ma ancora non ne conosciamo gli effetti a medio e lungo termine, il che deve farci temere che possa mettere in stand-by le nostre funzioni standard.
Se tutti e tre funzionano è perché aiutano il microbiota, il che significa che basta un microbiota sano (leggi: in eubiosi) per non avere bisogno di niente altro.
Il concetto chiave non è “mangia avena per sostituire Ozempic”, ma semplicemente mangia più fibre perché hanno effetti positivi sul microbiota e quindi sul metabolismo.
Conclusione in due punti
Numero 1. Occhio alle trappole
Diffida dalle soluzioni “miracolose” che ti raccontano i fuffa-guru (come ama definirli il Re della crescita personale Andrea Giulidori) che spopolano in rete. Nella stragrande maggioranza dei casi, chi cerca visibilità sui social tende a fare più “intrattenimento” che informazione. Promuovere la “pillola magica” è molto più affascinante (e paga di più, in tutti i sensi) che raccomandare di impegnarsi con abitudini sane e costanti.
Numero 2. Impara a fidarti di te
Se davvero hai bisogno di perdere peso, smettila di cercare rimedi miracolosih, nutri-influencer, guru dell’alimentazione e simili6, ma dormi di più, mangia di meno e meglio, e soprattutto impara a fidarti del tuo intestino.
In 1,5 ml di soluzione, ogni penna contiene 2 mg di semaglutide, analogo del peptide-1 simil-glucagone (GLP-1) umano, prodotto con tecnologia del DNA ricombinante da cellule di Saccharomyces cerevisiae.
"Dupe" è un'abbreviazione di "duplicate" e indica una copia o un doppione di qualcosa. Generlamente, "dupe" si riferisce a un prodotto alternativo che somiglia molto a un altro (di solito più costoso) in termini di qualità, aspetto o funzionalità. Ad esempio, un profumo economico che è molto simile a uno di lusso è chiamato "dupe."
Insisto a mettere “naturali” tra virgolette, perché naturale non significa per forza buono, e neanche meno cattivo di una variante sintetica.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0022316624002803?via%3Dihub