Stitichezza da SIBO? Sì, Bo, Forse…
Crampi, gonfiore addominale basso e scoregge al Napalm collegati a una possibile SIBO
Continuiamo a parlare di gonfiore addominale basso e flatulenze tossiche, entrambi possibili conseguenze della SIBO - Small Intestine Bacterial Overgrowth - la super crescita batterica dell’intestino tenue – per capire come si diagnostica e come si può curare.
L’INCURSIONE ANTI-VITA1
Signore e signori buonasera. Interrompiamo le trasmissioni per un’ultima ora. Ieri ore 21, una famiglia di buoni batteri residente a Colon è stata aggredita da un esercito privato in tenuta antisommossa. Il padre, intervistato dalla nostra inviata speciale Amy Gdala, riferisce che sia stata un’ecatombe, un attacco improvviso di stampo presumibilmente terroristico che ha provocato milioni di vittime tra gli autoctoni colonesi. Pare si sia trattato di una truppa sintetica la cui matrice è al momento ancora al vaglio degli inquirenti.
Il Commando ha fatto irruzione poco dopo il pasto serale raggiungendo in breve i residenti dei quartieri alti lungo la tratta gastroesofagea e costringendoli dunque a migrare verso sud. Dalle parole di uno dei deportati, non possiamo che immaginare lo sgomento provato: “Ci urlavano di liberare il Tenue, a noi, capito, che eravamo belli tranquilli nel Colon….”
“È stato terrificante” continua la vittima “sembravano privi di qualsiasi umanità non facevano che gridare SI-BO!- SI-BO! SI-BO!”
Ancora SIBO, quindi. Nel post precedente abbiamo iniziato a parlare di come si manifesta.
E ora, invece, proviamo a vedere come essere sicuri che i nostri sintomi siano davvero associati alla SIBO.
Sarà davvero SIBO?
La super crescita batterica dell’intestino tenue si chiama SIBO, dall’inglese Small Intestine Bacterial Overgrowth, ed è una condizione che si associa a pancia gonfia sotto l’ombelico, crampi, feci che cambiano colore e texture, evacuazione pruriginosa, e - soprattutto - puzzette super puzzolenti.
Okay, ma come capire se si tratta davvero di SIBO?
Semplice, vai dal medico e gli fai l’elenco dei tuoi sintomi, dicendogli cosa senti, e come. Da quando ti capita, in che occasioni, con quale frequenza.
Visto che - come abbiamo detto qui - la SIBO è sempre sintomo di altro, a questo punto è possibile che il medico ti proponga:
esami del sangue per escludere una possibile celiaca;
esame delle feci per capire se i tuoi livelli di enzimi del pancreas sono un po’ fiacchi;
entrambi gli esami di cui sopra per scartare la presenza di un parassita chiamato Giardia2 e/o il morbo di Crohn;
una colonscopia per visitare il tuo intestino “from inside”, ed escludere un’eventuale colite.
La cosa importante è sapere che nessuno dei possibili accidenti di cui sopra (celiachia, pancreatite, Giardia, morbo di Crohn, colite) esclude la SIBO. Anzi, ognuno di essi potrebbe essere fra le ragioni per cui ti è venuta proprio la SIBO.
Diagnosi di SIBO
Il miglior sistema, nonché il meno invasivo, per diagnosticare una SIBO è il cosiddetto “test del respiro”, detto anche “breath test” o - solo per gli amici di In Gut We Trust - “Controllo-fiatella”.
Come si fa il breath test?
Bevi una soluzione di acqua e zucchero e poi, per le successive tre ore, respiri in una sacca a cui è collegato un sistema che - letteralmente - ti controlla l’alito.
E se ti chiedi cosa c’entri l’alito con i gas tossici che ti capita di emettere, ecco la risposta: questo test misura proprio i gas collegati alla SIBO (anche respirando), ossia idrogeno e metano.
Avendo bevuto zucchero, se il tuo alito contiene idrogeno e metano, significa che sono stati prodotti dai batteri. E se sono lì, nel tuo fiato, in base al punto in cui il test li identifica, il medico potrà capire dove stanno i batteri in eccesso, in quale zona del sistema digerente.
Il breath test è affidabile per la diagnosi di SIBO?
Sì, ma molto (moltissimo) dipende da quanto è bravo (cioè esperto proprio in SIBO) chi te lo fa, e poi dipende anche da altri fattori, tra cui, per esempio, l’aver fatto ginnastica o uno sforzo fisico particolarmente intenso la mattina prima del test, oppure, ancora, aver preso dei lassativi il giorno precedente. Entrambe le situazioni potrebbero, infatti, portare a un falso negativo, in pratica dirti che non hai nessuna SIBO, mentre magari ce l’hai eccome.
Come trattare la SIBO
Ripetiamo insieme: la SIBO è SEMPRE il sintomo di qualcos'altro. Ancora una volta: il tuo corpo non è un accozzaglia di organi mollicci, separati, e indipendenti, ma un unicum. Corpo e mente sono una collettività di esseri viventi che coabitano lo stesso spazio, condividono le stesse routine (le tue) e sopportano gli stessi stress (sempre i tuoi).
E i probiotici? Dicono facciano bene alla SIBO…
Di recente, è diventato di moda consigliare di prendere dei probiotici di origine batterica per prevenire/arginare e curare la SIBO, ma io (così come altre fonti perfino più autorevoli di me) preferisco suggerire prodotti a base di lievito come il Saccharomyces Boulardi.
L’unica cura oggi documentata (in gergo, “corredata di opportune evidenze scientifiche”) risulta quella a base di antibiotici da prescrizione. Anche se, come ogni volta che parliamo di antibiotici (vedi la storiella di inizio post), la mia avvertenza è di stare attenti: nessun antibiotico, a oggi, ha un puntatore laser capace di colpire solo i batteri che provocano la crescita in eccesso. Il pericolo, quindi, è che nel colpire anche i poveri batteri del colon che non avevano nessuna intenzione di migrare giù verso il tenue… Proprio come l’attacco del raccontino!
Quale antibiotico?
Dipende dal breath test: l’analisi-fiatella rivela infatti se nel respiro ci sono batteri produttori di idrogeno, organismi produttori di metano chiamati archaea o un po’ dei primi e un po’ dei secondi. A questo punto, sarà il medico a guidarti verso l’antibiotico più adatto, tenendo sempre in considerazione che di norma il colon impiega circa un mese3 per ritornare al suo equilibrio ante-antibiotico.
L’alimentazione può aiutare con la SIBO?
Sì, anche se solo a limitare i sintomi. Per la SIBO, nemmeno la dieta fa miracoli. Neppure quella a basso contenuto di FODMAP4 (invece super efficace per la sindrome dell’intestino irritabile).
Allora cosa può risolvere la SIBO e le relative puzzette al Napalm?
Tu, e per “tu” intendo il tuo stile di vita per intero che ha bisogno di essere ripreso in mano e guidato per aiutarti a stare meglio, per esempio attraverso quella che nel mio libro “intestino senza pensieri” ho chiamato La scala del benessere.
“L’INCURSIONE ANTI-VITA” è la storiella di un attacco antibiotico ordito per distruggere la sovrappopolazione del Tenue che ha invece colpito anche i batteri del Colon
Parassita che provoca l’omonima “giardite” che si manifesta con diarrea giallastra, dolori, perdita di peso, disidratazione.
Tranne quando l’antibiotico è la ciprofloxacina: in questo caso il tempo cresce, e parecchio.
Cos’è la DIETA A BASSO CONTENUTO FODMAP? In parole povere è una dieta POVERA di carboidrati poco digeribili dall'uomo e facilmente digeribili dai batteri. È “GLUTEN FREE”? No, anche se la quantità di glutine è bassa, non ne è priva. Senza lattosio? Nemmeno.