Perché leggere IN GUT WE TRUST?
Per sapere come funziona il tuo intestino, e quanto sia connesso a tutto il resto del tuo corpo;
per scoprire quante altre persone nel mondo litigano - tutti i giorni, da troppo tempo - con la loro pancia e il loro intestino irritabile;
per prendere consapevolezza di come è fatto il tuo apparato gastrointestinale, delle relazioni tra digestione e umore, tra pancia e cervello, rapporti umani e performance professionali;
per smettere di stare male e soprattutto per ritornare a stare come ti sentivi quando non pensavi mai alla tua pancia;
per non avere più paura di quello che mangi, e per capire che quello che mangi (e quanto e come) è solo una parte del tutto;
per avere i consigli di un farmacista che dedica la sua vita a studiare l'asse intestino-cervello, che ha già scritto un libro su come si possa tornare ad avere un intestino felice (“Intestino senza pensieri”, Sperling & Kupfer, 2022);
e poi perché, schiacciando Subscribe, non te ne perderai mezzo.
Di cosa parla IN GUT WE TRUST?
Parla della pancia, dell’intestino, della sindrome dell’intestino irritabile, delle connessioni tra come sta la pancia e come viviamo noi, di quanto sia stretto il legame tra la flora batterica - il #microbiota - e il nostro benessere, e tra l’equilibrio dei nostri batteri e le difese immunitarie. Racconta le storie delle persone che hanno studiato l’asse intestino-cervello, e delle loro scoperte.
Condivide le esperienze e gli studi di Francesco Fratto, il farmacista che ha scelto di concentrarsi proprio sul benessere intestinale, e di farlo senza nessuna ricetta magica, ma aiutando le persone a prendere consapevolezza del loro stile di vita, e quindi a ridisegnarlo per tornare a stare bene.
Chi è Francesco Fratto?
Francesco Fratto è un farmacista che ha ascoltato migliaia di persone lamentarsi per il mal di pancia, si è rimesso a studiare in cerca di un po’ di chiarezza, ed è arrivato a capire che esiste un metodo per smettere di litigare con la pancia (e la vita).
Dopo aver pubblicato il metodo, ha scritto un libro, e quando ha visto che un solo libro non bastava per condividere tutto quello che via via stava scoprendo, ha deciso di aprire una pagina (questa).