Delfino, leone, lupo, orso: e tu che animale sei?
Un branco di quattro mammiferi con orologi molto diversi, il dottore Breus, "il dottore del sonno", e perché conoscere il tuo cronotipo ti aiuta ad approfittarne, anche da sveglio.
Ogni mattina, Delfino si sveglia già stanco, stanco morto. Non importa quanto abbia dormito, per lui il risveglio è sempre un trauma.
Ciononostante, rifà il letto per bene, guai alle pieghe!
A questo punto dà il via alla sua beauty-routine: doccia, barba, capelli, trucco e parrucco. Un filo di cremina anti-age e il siero contorno occhi per le occhiaie scure da distribuire con i movimenti leggeri, circolari e sempre ascendenti che ha imparato su Delfinogram, seguendo un profilo di #faceyoga.
Uscito di casa, spesso rientra per controllare di aver spento le luci, chiuso il gas, e dato da mangiare alle sardine. Se tutto è in ordine come si aspetta che sia, allora può andare.
Peccato che raramente casa sua sia (e soprattutto resti) in ordine.
Il fatto è che il delfino non è più single da diversi anni e con lui abita un intero branco composto da un lupo, un orso, e dalla leonessa: un terribilissimo predatore che a differenza sua salta fuori dal letto all’alba, pimpante come un grillo, ed è subito in movimento.
Prima di uscire, la leonessa ha già scritto e inviato due comunicati stampa, bevendo due caffè espressi, ha pagato tre F24, ha fatto una lavatrice e 35 minuti di Yoga dinamico, si è lavata, incremata e semi-pettinata, e si è cambiata tre volte outfit, lasciando immancabilmente in giro quelli scartati.
A proposito di ordine, c’è chi dice che Delfino sia un po’ fissato, e lo chiama “maniaco”, come fa la leonessa quando lui si lamenta del casino. Se, per esempio, lui suggerisse di rimettere nell’armadio i vestiti, e se lo facesse di mattina, stanco com’è, non avrebbe la forza di reggere la reazione della sua fiera domestica.
Col tempo, Delfino ha dunque imparato a evitare discussioni che già sa non porteranno nulla di buono.
Lui, cauto, e a voce appena sussurrata, “Amore, non è che, visto che sei già in piedi, docciata, e pronta per uscire, ti andrebbe di rimettere a posto i vestiti?”
Lei, dal salotto, mentre traffica col divano che ha appena deciso di spostare dall’altra parte della stanza: “Certo, appena ho finito… di… trascinare il Cassina sotto la finestra”.
Lui: “Non è che potresti farlo in un altro momento? Dai amore, rimetti a posto…”
Lei: “Rimetta. A Posto. La candela.”
Lui: “Sai che ci tengo…”
Lei: “Giura? Non me n’ero accorta”.
Lui: “Stai dicendo che esagero?”
Lei: “Ma no, FreeWilly, figurati! Sei solo un po’ nevrotico, un gran maniaco della perfezione con tratti assimilabili a un disturbo ossessivo-compulsivo ma mica è un problema…”
È così che iniziano le loro discussioni mattutine: con lei che gli dà amorevolmente del fissato, e lui che si trova a fare il paladino dell’ordine quando di fatto, dal suo punto di vista, vorrebbe solo non inciampare nei jeans a zampa e nei blazer della sua compagna… Per non parlare di tutti i lividi sugli stinchi causati dalla mania della sua signora di spostare i mobili. Preferibilmente in orari in cui gli altri mammiferi stanno ancora maledicendo l’alba.
La strategia del delfino consiste dunque nell’ignorare sia il disordine sia la polemica e mettere via ciò che la regina sparpaglia qua e là.
Sono passate le sette da un pezzo e dalle camere dei ragazzi, Lupo e Orso, non vola una mosca. Lupo sarà rientrato da poco, Orso invece sarà come al solito in semi-letargo.
Mentre Delfino è già in auto, spetta a Leonessa scaraventare fuori dai piumoni i figli, ipnotizzarli e forzarli a lavarsi, vestirsi, fingere di nutrirsi e muovere il derrière per non uscire in ritardo.
Lupo è un adolescente creativo, agitatissimo, super impulsivo, sempre in cerca di nuovi brividi. Più di tutto, il giovane lupo è un animale notturno.
Se c’è una cosa che infatti odia è la sveglia, in particolare prima delle nove, tant’è che sua madre si è quasi convinta sia inutile mandarlo al liceo: “intontito com’è fino a mezzogiorno, come diamine farà a sentire le lezioni?”, si chiede spesso.
Per il lupastro, sarebbero perfette le serali: è proprio verso le sette, quando lei crolla in piedi davanti al frigo, che Lupo pare uscire dal tunnel!
Quanto a Orsetto, cinque anni appena compiuti ma il phisique du rôle di un ottenne ben messo, nemmeno lui si sveglia volentieri prima delle nove.
La differenza col fratello maggiore è che la sera si addormenta presto, e di botto, proprio come la sua mamma. Un minuto prima eccolo che racconta dei suoi nuovi amici dell’asilo (ne ha un sacco) e quello dopo ha già la palpebra calante. Per un pelo non finisce col muso nel cous cous.
“Dai, Orsetto, finisci la cena che poi vai a nanna”.
“Ma io ho tonno, mamma… ho tanto tanto tonno1”.
Mentre mamma leonessa sta per tirare fuori gli artigli, bellamente ignorata dalla prole, Delfino nuota nel traffico seguendo sempre il medesimo percorso casa-lavoro, lavoro-casa.
No che non è abitudinario: è solo pragmatico e seguire lo stesso tragitto è una mera questione di efficienza.
Arrivato in ufficio, lo vediamo che anche qui, almeno fino alle dieci, evita di fare conversazione. Se costretto, si limita ad annuire con garbo, per scongiurare discussioni e/o fraintendimenti, come ogni altro mammifero cauto, vagamente introverso, a tratti nevrotico, ma anche parecchio intelligente.
È un mondo difficile.
E a complicare la faccenda, ci sono pure i cronotipi!
Dopo i ritmi circadiani, il cronotipo
Nell’ultimo post parlavamo di orologio biologico e ritmi circadiani: “l’unico orologio che faresti meglio a NON ignorare…”
Dopo le prime scoperte che risalgono al 1700, per avere un’evidenza scientifica dei ritmi circadiani, dobbiamo arrivare a pochissimi anni fa. In particolare al 2017, con un premio Nobel per la medicina assegnato a tre ricercatori - Hall, Rosbash e Young - che hanno scoperto i meccanismi molecolari alla base dei ritmi circadiani, dimostrando come essi siano scritti nei nostri geni.
Hall, Rosbash e Young sono riusciti a dimostrare l’esistenza e il ruolo di una proteina (PER, che sta per “period”) e di un gene (TIM, per “timeless”, senza tempo) con funzioni di orologi molecolari che scandiscono le 24 ore.
Come dicevamo qui, il nostro orologio interno scandisce i tempi di ogni organismo e sa in quale momento del giorno siamo più produttivi e in quale quasi per nulla. Sa anche a che ora faremmo bene ad andare a nanna e quando alzarci, per approfittare del picco di melatonina, beneficiare degli ormoni dello stress, e di quello della forza…
Eppure quest’ora non è per tutti la stessa.
In fondo, lo sappiamo: c’è chi si sveglia rimbambito e chi grillo. Chi non apre bocca prima di una certa ora. Chi si addormenta sul tavolo…
O sei l’allodola mattiniera o il gufo tiratardi. Vie di mezzo ne abbiamo?
Oggi sì, ma fino a pochi anni fa, il cronotipo umano era suddiviso in sole due categorie: gufi e allodole. I primi sono i nottambuli e gli altri chiunque si senta super pimpante a partire dal canto del gallo. Tra questi, si colloca la maggioranza della popolazione con una ampia serie di sfumature tra chi si è più mattiniero e chi preferisce restar sveglio fino a tarda notte.
Questo finché, quasi in contemporanea al Nobel di cui sopra, lo psicologo Michael Breus - conosciuto come “il dottore del sonno”, non ha pubblicato "Il potere del quando"2.
Ne “Il potere del quando”, il dottore del sonno propone una ripartizione in base a quattro diverse schematizzazioni:
Delfini;
Leoni;
Orsi;
Lupi.
Sarai un delfino?
Fai generalmente fatica a prendere sonno, spesso rimuginando su ciò che potrebbe succedere il giorno dopo e sei una persona cauta, introversa, vagamente nevrotica, intelligente?
Eviti le situazioni pericolose, aspiri alla perfezione, hai tendenze ossessivo-compulsive, ti fissi sui dettagli? Ti svegli a fatica, tra stanchezza e fiacchezza? Preferisci evitare sforzi di mattina e poi invece verso sera inizi a sentirti un leone?
Potresti essere un delfino.
E se fossi un Leone?
Ti ritieni una persona pratica, coscienziosa, e ottimista? Dai importanza alla salute e alla forma fisica, cerchi relazioni positive e interazioni felici? Ti svegli presto, all'alba, o anche prima, e sei subito sveglia? Ritieni di essere più produttiva di mattina, lucidissima verso mezzogiorno, ma verso la fine del pomeriggio inizi a sentire la stanchezza e poi ti addormenti facilmente?
Potresti essere un leone.
E gli orsi?
Gli orsi sono cauti, estroversi, amichevoli, socievoli, e hanno una mentalità piuttosto aperta. Tendono a evitare i conflitti e a cercare conforto nella famiglia. Aspirano a stare bene, in salute, e danno importanza alla loro felicità.
Circa il risveglio, per gli orsi non è facilissimo tanto che sono portati a ritardare la sveglia (più volte), e sono più lucidi da metà mattina in poi, raggiungendo il picco della loro produttività in tarda mattinata. Di sera sono stanchi, e dormono profondamente, anche se meno di quanto vorrebbero.
Ma magari sei un lupo…
Orecchie a punta, canini affilati e pelo lucido?
… a parte le facezie, i lupi del cronotipo di Breus sono persone creative, impulsive, tendenzialmente lunatiche. Amano il rischio, inseguono le gratificazioni immediate e sono sempre in cerca di novità. I lupi odiano svegliarsi prima delle nove: magari lo fanno, perché devono, ma restano intontiti fino a mezzogiorno. Ben oltre il tramonto, e fino a mezzanotte, non conoscono la stanchezza e sono più lucidi la sera, sul tardi.
Proprio come gli adolescenti… di qualsiasi età!
A cosa serve conoscere il tuo cronotipo?
A capire come riallinearti al tuo personalissimo ritmo circadiano, per approfittarne, migliorando le tue abitudini in modo da seguire il tuo orologio biologico e ottimizzando le tue ore di sonno;
A decidere quando compiere una certa azione e quando trattenerti: per esempio, andare a correre alle cinque di mattina non è roba da orsi, ma da leoni. Viceversa lavorare di notte (quando si potrebbe farlo di giorno), non fa bene a nessuno. Ma men che meno a orsi e leoni.
A sfatare il mito della necessità di alzarsi per forza alle cinque del mattino per essere produttivi… perché, sul serio, non occorre e soprattutto non è per tutti.
Ecco perché conoscere il tuo cronotipo ti darà una mano a ottimizzare veglia e sonno sulla base della tua… natura!
Per scoprirlo, c’è un test che puoi fare online, cercando, appunto “test cronotipo”, oppure cliccando qui.
Una postilla sulla posticipazione del pasto serale promessa nel post precedente
Prima di chiudere l’ennesima revisione di queste righe, e augurarvi un weekend eubiotico, una postilla: lo so che nel post precedente, avevo detto avrei parlato di cosa mangiare durante il pasto serale, e cosa no, per facilitare il riposo, ma nel frattempo mi è venuta una voglia irrefrenabile di scrivere di cronotipi. Per questo, ho deciso di posticipare il menù serale. Mi perdonate?
Sì, Orso ha la lisca e tra due o tre anni, mamma Leonessa gli farà ascoltare/leggere “Me parlare bello un giorno” di David Sedaris. Ve lo consiglio: è esilarante.
Titolo originale: "Good Night: The Sleep Doctor's 4-Week Program to Better Sleep and Better Health", di Michael Breus, uscito in Italia come “Il potere del quando”.