Rallentare per andare lontano
– Tra mille impegni, e belle notizie, un imprevisto può diventare la chance per prenderti un po' di spazio e rallentare, non per fare meno, ma per fare meglio –

Nelle ultime settimane ci sono state parecchie novità.
Le mie giornate si sono fatte più dense del previste, le richieste di consulenze e collaborazioni aumentano, e con esse anche le responsabilità.
Per lo più belle notizie, certo, ma che mi costringono a rivedere le priorità. Per questo, da aprile, il blog In Gut We Trust verrà pubblicato con cadenza quindicinale…
Non è stata una decisione facile, ma l’ho presa con lucidità, in linea con ciò che ogni giorno cerco di trasmettere ai miei clienti: imparare a gestire il proprio tempo, scegliere ciò che conta, non lasciare che il lavoro occupi ogni spazio, e dare al corpo e alla mente il tempo per recuperare.
Le ragioni di questo cambio di ritmo
In questi ultimi mesi, il Metodo Intestino Felice ha ricevuto attenzione crescente. In farmacia le richieste di consulenze personalizzate stanno crescendo, e con esse anche il tempo da dedicare a chi si affida a me per un percorso di consapevolezza e benessere.
Nel frattempo, si avvicinano anche i miei esami del master in meditazione e neuroscienze. Un’esperienza entusiasmante, che però esige studio, concentrazione e una buona dose di energia mentale.
A tutto questo si è aggiunta una nuova e stimolante collaborazione con Farmacia Vincente: modero un gruppo dedicato alla longevità, dove farmacisti e operatori sanitari si confrontano, si aggiornano e crescono insieme. E poi c’è il programma Yougevity Experience con Filippo Ongaro, che mi vede coinvolto direttamente. Un percorso intenso e ambizioso, pensato per chi vuole davvero portare il proprio stato di salute e longevità a un nuovo livello – e che richiede presenza, cura e partecipazione attiva.
Infine, qualche giorno fa, è successo un imprevisto che, paradossalmente, mi ha chiarito un po’ di cose.
Il colpo di spugna (non voluto)
Domenica sera, stanco ma deciso a continuare il lavoro sul mio nuovo libro sullo stress, ho tentato di dividere in due parti il file Word con la revisione. In un click maldestro, ho cancellato l’intera revisione della prima metà del testo.
Un piccolo disastro, insomma. Ma anche l’occasione per fermarmi e mettere a fuoco un messaggio che conoscevo già, ma che ogni tanto va riscoperto: non si può comprimere all’infinito il proprio tempo senza pagarne un prezzo.
Scrivere richiede tempo, rigore… e spazio mentale
Il blog In gut we trust è online dal 2023.
In poco più di un anno, ho pubblicato 74 articoli interamente dedicati all’asse intestino-cervello, al microbiota, alla regolazione emotiva e alle strategie antistress. Abbiamo parlato di alimentazione, FODMAP, meditazione, della teoria della costruzione delle emozioni di Lisa Feldman Barrett e molto altro. Ogni contenuto è stato sviluppato sulla base di evidenze scientifiche solide, senza scorciatoie, senza pseudoscienza, senza inseguire la logica dell’acchiappa-like.
Fare divulgazione di qualità significa studiare, selezionare, approfondire, verificare. E tutto questo richiede tempo, attenzione e – soprattutto – uno spazio mentale non frammentato. Uno spazio che ora ho bisogno di proteggere, per poter continuare a fare bene il mio lavoro.
Un invito, anche per te
Viviamo in un tempo che ci spinge a produrre, rispondere, pubblicare, correre. In questo contesto, scegliere di rallentare è spesso l’unico modo per andare avanti con lucidità e coerenza.
Rallentare non è fare meno: è scegliere meglio.
È lasciare spazio alla qualità, al pensiero, alla vita.
È non cedere alla bulimia produttiva che alimenta ansia, insoddisfazione e stress cronico.
Mi auguro che questo piccolo cambio di passo possa essere d’aiuto anche a te, che leggi.
Forse anche tu, oggi, potresti chiederti: "Cosa posso rallentare, per stare meglio domani?"